La tradizione dell’ Olio Santo di Santa Filomena ha inizio la prima settimana dopo la traslazione delle reliquie della Santa a Mugnano del cardinale l’ 11 agosto del 1805.
Per nove giorni la popolazione aveva pregato davanti alla Santa; il nono giorno però fu caratterizzato da molti presagi.
Durante la Messa, una povera vedova, Angela Guerriero, pregava con fede per suo figlio Modestino, che era paralizzato e non poteva stare in piedi. Non appena chinò la testa udì un tonfo accanto a lei, e voltandosi per vedere se Modestino era caduto, lo vide correre lungo il corridoio verso Santa Filomena per ringraziarla per la sua guarigione. Dopo la Messa, Modestino camminò per il paese e mostrò a tutti le sue gambe dritte. Naturalmente tutte le campane suonarono a festa, e Modestino fu accompagnato dai tamburi della banda locale. Per i vespri, tutti cercarono di entrare in chiesa. Una donna che aveva in braccio il suo bambino cieco di due anni, cecità causata dal vaiolo, spinse per entrare invano; durante la predica, quando la folla era in piedi, riuscì pian piano, centimetro per centimetro, ad avvicinarsi all’altare, immerse un dito nell'olio della lampada che ardeva davanti al corpo di Santa Filomena e unse gli occhi del bambino. Immediatamente e senza dolore, le palpebre si aprirono, gli occhi videro la luce della lampada e il bambino rideva per la gioia.
Ogni anno, dai devoti e dai Centri dell’Arciconfraternita di Santa Filomena arrivano le donazioni di olio per essere benedetto nel giorno della Festa del Patrocinio di Santa Filomena, la prima domenica dopo il 10 gennaio (nascita di Santa Filomena). L’olio benedetto alimenterà la lampada votiva presente dinanzi al Corpo di Santa Filomena e sarà distribuito ai devoti di tutto il mondo.
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